Botta e risposta tra l'europarlamentare Sergio Berlato e l'assessore regionale Daniele Stival. «Coraggio assessore non si lasci intimidire», scrive Berlato da Bruxelles. E da Venezia a stretto giro la risposta: «I cacciatori si aspettano qualcosa in più delle parole da Bruxelles, hanno bisogno di concretezza». «La tattica di minacciare i singoli assessori e consiglieri regionali di addebitare sul loro conto le eventuali sanzioni applicate dall'Unione Europea a carico dell'Italia è stata più volte utilizzata senza successo», scrive Berlato, un passato nel movimento Caccia pesca ambiente, «invito quindi la giunta regionale a procedere senza esitazioni all'approvazione del provvedimento che consentirà la corretta applicazione del regime di deroga in Veneto». «Questo in Veneto ma a Bruxelles ancora di più perché, nonostante tutte le minacce», precisa un infuriato Daniele Stival, «la giunta ha fatto il proprio dovere per quel che riguarda la deroga, perciò l'invito ad avere coraggio dovrebbe rivolgerlo a Davide Bendinelli, presidente della quarta commissione agricoltura che lei ben conosce. Inoltre voglio precisare che, fino ad oggi, per quanto mi è dato di sapere, non ho mai visto arrivare nulla di concreto da Bruxelles, solo parole mentre qui c'é bisogno di fatti». Dal Tribunale amministrativo regionale intanto, nessuna novità fino al tardo pomeriggio di ieri ed ora se la convocazione della Giunta da parte del Tar non avverrà questa mattina, c'è la concreta possibilità che la caccia non ripartirà prima del 30 ottobre, quando ormai le allodole avranno già effettuato il passo beffando i cacciatori disarmati.