Insufficiente e incompleto. Così l'amministrazione comunale di Portogruaro ha definito lo studio di analisi condotto dall'Ulss n.10 per l'individuazione del sito sul quale sorgerà l'Ospedale unico del Veneto Orientale. Nella giornata di ieri sono state infatti inviate al Presidente della Conferenza dei Sindaci, Luciano Striuli, le osservazioni sullo studio dell'Ulss. «Si tratta – ha spiegato il sindaco Antonio Bertoncello – di osservazioni di natura tecnica, che riguardano gli aspetti urbanistici, socio-economici, la questione del rischio idrogeologico, la baricentricità, l’accessibilità, le percorrenze».
Diverse, a parere del Comune di Portogruaro, le ciriticità presenti nello studio di analisi. Circa due terzi del documento sono costituiti da figure tratte da Google Map e tabelle con il numero dei residenti di ogni Comune. A questo si aggiunge una breve relazione relativa al rischio idrogeologico. «Le restanti pagine – continua Bertoncello – sono un’analisi insufficiente per scegliere la miglior localizzazione per un nuovo polo ospedaliero che interesserà un ampio territorio, 216.000 residenti della sola Ulss n.10 come utenti potenziali, incrementati durante la stagione turistica da qualche milione di turisti nelle spiagge del litorale. Un’opera dal costo prevedibile di 150 milioni di euro. Lo studio tiene conto del criterio di accessibilità, posizione baricentrica rispetto al bacino di utenza, ma non di quello di trasformabilità, ovvero la verifica della capacità del territorio di recepire senza sconvolgimenti il cambio di destinazione d’uso. Ciò vale sia per chi accoglie il nuovo ospedale, sia per chi dismette da quello esistente. Gli aspetti riguardanti il rischio idreogeologico e l’ambiente nello studio non sono stati adeguatamente indagati, sono stati correlati a studi idraulici generali e non specifici rispetto all’opera da realizzare».
Il Comune di Portogruaro ha espresso più volte la propria posizione a favore di un'Ospedale di rete su due poli, Portogruaro e San Donà di Piave, adeguatamente ed organicamente riorganizzati e ristrutturati. Una soluzione definita ottimale per rispondere alle esigenze socio sanitarie del Veneto Orientale. Nel documento presentato ieri alla Conferenza dei Sindaci si è voluto ribadire il ruolo del polo portogruarese. «La città di Portogruaro – commenta il sindaco – in relazione a posizione geografica, sistema infrastrutturale, ruolo isituzionale, piattaforma di elisoccorso, progetto Cittadella della Sanità già individuato come Polo Ospedaliero ai confini del Veneto, vocazioni ed eccellenze presenti, ritiene di rappresentare la scelta più razionale. Non solo in termini di investimento finanziario e strategico per il futuro di un polo ospedaliero a servizio dell’intero territorio del Veneto Orientale, ma anche in rapporto alla possibile funzione di integrazione tra il sistema territoriale veneto e friulano».
Redazione Online