Borgo San Nicolò nel degrado, protestano i commercianti, in particolare Domitilla Tecchio ed Elia Zavattin. La prima vende e realizza cornici, il secondo invece è un conosciuto macellaio. Stanchi di quella che loro considerano una grave mancanza di attenzione nei confronti del Borgo, spediscono l'ennesima raccomandata con ricevuta di ritorno per informare l'amministrazione comunale che così non si può andare avanti e che occorrono lavori urgenti. Effettivamente, a pochi metri dal vecchio consorzio agrario, che verrà risistemato a breve in base al Piano degli interventi approvato all'inizio della settimana in consiglio comunale, la situazione non è delle migliori. Ci sono delle crepe sui marciapiedi e i pedoni rischiano di farsi male. «Siamo stanchi di questa situazione; tra le buche dei marciapiedi cresce l'erba, abbiamo riferito ai rappresentanti comunali in tutte le maniere che occorre fare qualcosa, che occorre intervenire. Invece non è accaduto niente di niente. La situazione è indecente anche nella fossa di San Nicolò, dove c'era il vecchio lavatoio. D'estate la puzza è insopportabile». Rincara la dose Elia Zavattin. «Non è una cosa simpatica accogliere nella propria bottega dei clienti che si confidano sottolineando che per entrare in negozio hanno rischiato di cadere e farsi male».
Fonte: La Nuova VeneziaLa Città | |
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