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Cronaca
Assaltano un bancomat ma restano a mani vuote
21-12-2014 - Pradipozzo: Ladri usano l’acetilene contro uno sportello della Antonveneta. L’apparecchiatura resiste alla deflagrazione, salvando il denaro disponibile

Utilizzano di nuovo l'acetilene per far saltare il bancomat dell'Antonveneta, ma stavolta la cassa continua resiste alla deflagrazione. E' accaduto la scorsa notte, poco dopo le 4, in via Fornace nella frazione di Pradipozzo dove i ladri, almeno tre, hanno tentato il colpo per rubare il denaro ma non ci sono riusciti. I malviventi sono scappati così a mani vuote, senza poter portare via nulla. Sul posto sono intervenuti i carabinieri del Nucleo Radiomobile di Portogruaro e il vigilante dell'Axitea per i rilievi e il rendiconto dei danni, che ammontano ad almeno diecimila euro. Il boato dell’esplosione è stato molto forte, al punto che decine di persone si sono svegliate di soprassalto. Tra questi ci sarebbe stato anche il parroco del paese che, vinto dalla paura, ha chiamato il 112, cercando di far intervenire il prima possibile le forze dell'ordine. I centralini di queste stesse hanno ricevuto poi tantissime chiamate dagli abitanti del luogo, che volevano segnalare appunto l'accaduto o chiedere informazioni. I ladri sono scappati prima dell’arrivo dei carabinieri e del vigilante dell'Axitea, incaricato di verificare le condizioni di sicurezza all'interno della struttura. Fortunatamente i rilievi condotti sia dai militari sia dal vigilante hanno avuto un esito positivo. Nel senso che è stato verificato che i banditi erano scappati a mani vuote, senza portare via nulla, pur procurando danni agli infissi. Non come accaduto nell'aprile scorso, quando i ladri si impossessarono di ventimila euro. In quel frangente la gazzella della Radiomobile della Compagnia di Portogruaro aveva intercettato la banda mentre attraversava la Postumia in via Mezzatorre d’Alvea. La Bmw dei ladri si stava dirigendo verso Cinto, probabilmente per scappare lungo l’A28. Sebbene quella strada sia piena di curve, si erano toccate punte di velocità molto elevate nel corso dell’inseguimento. Troppo anche per i banditi, che infatti sbandarono colpendo un cancello in via Zamper. In quel caso abbandonarono l’auto portando con loro la refurtiva. I malviventi, fuggendo nei campi presero poi direzioni diverse. L'assalto stavolta è stato meno spettacolare. Da quella volta la filiale dell'Antonveneta raddoppiò i dispositivi di sicurezza, che evidentemente sono stati molto utili per contenere l'assalto dei banditi della scorsa notte.

Fonte: La Nuova Venezia
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