Importante novità nell’organizzazione della gestione della sanità nell’ U.l.s.s 10 mirata ad aumentare la qualità del servizio offerto ai cittadini. A partire dal 27 febbraio gli ex distretti 1 Basso Piave e 2 Portogruarese sono confluiti in una unica nuova realtà: il Distretto Socio Sanitario Unico.
«Il nuovo distretto è concepito per essere a misura di assistito – puntualizza il direttore generale Carlo Bramezza – ed esce da una dimensione gerarchica per erogare servizi in rete, tra ospedale, prevenzione e territorio, che devono rispondere ai singoli bisogni della persona. Sono stati infatti definiti nuovi percorsi diagnostici-terapeutici-assistenziali e rafforzato il sistema di accesso alle prestazioni per consentire un approccio che tenga conto anche della storia della persona».
La costituzione del distretto unico e della organizzazione territoriale si uniscono, come previsto nel Piano Socio Sanitario Regionale, alla Centrale Operativa Territoriale, alla riorganizzazione della Medicina Generale in aggregazioni funzionali territoriali e in medicine di gruppo integrate (in fase di prossima attivazione), a nuove strutture intermedie e ad un diverso ruolo dei centri di servizio.
Anche dal mondo della prevenzione a scuola arrivano importanti novità visto che le ultime analisi forniscono purtroppo un dato allarmante che evidenzia un abbassamento dell’età in cui si manifestano comportamenti a rischio fra i giovani.
I fenomeni evidenziati con maggior preoccupazione dai gruppi di lavoro (scuola - U.l.s.s) hanno riguardato principalmente tre aspetti: l’abbassamento dell’età dei comportamenti rischiosi, che si colloca ora nella fascia della scuola media; l’aumento di allievi con comportamenti incontenibili (incapacità di attenzione, iperattività, condotte oppositive e impulsive); l’aumento dei fenomeni di bullismo, segnalati già nella scuola primaria.
Fenomeno, quello del bullismo, che si dilata attraverso i social network in quanto la rete assicura la massima comunicazione e allo stesso tempo tende a favorire la minima percezione della responsabilità per coloro che agiscono di prepotenza e immettono su internet filmati e foto che possono provocare pesanti ripercussioni sulle vittime predestinate.
Per dare una risposta a tale fenomeno con gli strumenti propri dell’educazione è stato attivato un progetto di formazione per insegnanti e operatori la cui prima iniziativa si è recentemente svolta alla scuola Romolo Onor: un incontro tenuto dal Comandante dei Carabinieri della stazione di San Donà di Piave sul tema del bullismo.
Va ricordato inoltre che, in questo contesto, prosegue parallelamente l’organizzazione dell’attività del “Coordinamento per le iniziative di contrasto al disagio giovanile e dei comportamenti ad esso collegati” a cui afferiscono tutte le componenti specialistiche dell’U.l.s.s.10 (incluso il Ser.D) che da anni sono impegnate in tali tematiche.
Maurizio Conti