Danni dalle cimici asiatiche. Da tempo Condifesa Veneto, che associa tutti i consorzi di difesa e che solo nel Veneto orientale conta 3mila imprese agricole associate, è corso ai ripari studiando e fornendo strumenti innovativi per la gestione anche del rischio cimice asiatica. Nei giorni scorsi Annalisa Arduini, assessore alle Attività Produttive del Comune di San Michele al Tagliamento aveva scritto al ministro alle Politiche Agricole Bellanova per chiedere sostegno alle imprese del settore agricolo in questo momento particolare. Proprio con il ministro, Valerio Nadal e Filippo Codato, presidente e direttore Condifesa Veneto, si sono attivati quest'anno per proporre un fondo mutualistico per far fronte all’invasione sempre più consistente dell’insetto, già riconosciuto per l’operatività sui seminativi e in corso di riconoscimento per i fruttiferi. Condifesa Veneto, in coordinamento con l’Università di Padova, sta svolgendo un monitoraggio a campione su 200 aziende, tra cui qualche decina nel Portogruarese e nel Sanmichelino, su mele, pere e noci. “Siamo impegnati su tutti i fronti per tutelare il reddito dei nostri associati - commenta Valerio Nadal, che è anche presidente di Agrifondo Veneto-Friuli Venezia Giulia -. Non esistendo un’offerta assicurativa già nel 2019, è operativo un nostro fondo mutualistico sui seminativi che indennizza anche i danni causati dalla cimice per i quali bisogna dimostrare una perdita che superi il 30% del prodotto, sogli prevista dall’Unione Europea”.
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