Una pianta antica e rara è tornata a fiorire nei Prati delle Pars, riportando alla luce un frammento dimenticato della storia botanica locale. Si tratta della Dracunculus vulgaris Schott, comunemente nota come dragontea, una specie appartenente alla famiglia delle Araceae, caratterizzata da un aspetto singolare e da una lieve tossicità al tatto.
La riscoperta è stata annunciata dall’Associazione “Prati delle Pars”, che da anni si dedica alla tutela e valorizzazione del paesaggio naturale di Teglio Veneto. Gianfranco Bertani, esperto di geobotanica e collaboratore volontario dell’associazione, ha confermato la presenza della dragontea, sottolineando il valore ecologico e storico di questa entità botanica, probabilmente alloctona e subspontanea nel territorio.
La dragontea era già stata citata nel 1802 dal marchese de Suffren, botanico francese in esilio dalla Francia rivoluzionaria. Nel suo trattato Principes de botanique, stampato a Venezia, Suffren documentava la presenza della pianta nei dintorni di Teglio e Fossalta, definendola “plante assez rare”. Il suo lavoro, dimenticato per decenni, torna oggi a essere attuale grazie alla rinascita della dragontea nei prati locali.
La fioritura della dragontea è una testimonianza della straordinaria varietà ambientale che caratterizza Teglio Veneto. I Prati delle Pars, alimentati da acque sorgive e punteggiati da praterie pascolive e piccole selve, rappresentano un ecosistema autentico e vitale. “Quante volte il mio spirito si è rivolto da allora a que’ luoghi deliziosi, a quei prati smaltati di fiori, a quei ruscelli dove la quiete della natura non è disturbata che dal loro mormorio”, scriveva il marchese de Suffren, evocando la bellezza incontaminata di questi paesaggi.
L’Associazione “Prati delle Pars” invita cittadini e visitatori a riscoprire il patrimonio naturale di Teglio Veneto, dove storia, scienza e paesaggio si intrecciano in un racconto affascinante. Per maggiori informazioni: www.pratidellepars.it