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Cultura & Spettacolo
[news con video]Intervista a Stefano Piedimonte: come nascono i miei romanzi? Con una tazza di orzo, al mattino
16-02-2015 - Portogruaro: Autore di tre bestseller (Guanda Editore), ora l'autore napoletano prepara l'esordio con Rizzoli

Che sia bravo a scrivere romanzi è un dato di fatto (per dire: soltanto quest'ultimo libro, "L'assassino non sa scrivere", uscito lo scorso settembre, è già alla terza ristampa). Ma la cosa che impressiona di più nel conoscere Stefano Piedimonte è la sua assoluta genuinità; gemma rara nelle persone, ancor più tra gli scrittori affermati (lui, per esempio, non è tipo da pashmina e occhialetti da intellettuale, per capirci: anzi!).

Lo incontriamo in occasione di A ME IMPORTA, incontro pubblico sulla legalità organizzato lo scorso venerdì 13 febbraio presso il Municipio di Portogruaro dalla Fondazione di Comunità Santo Stefano Onlus. Piedimonte, assieme al regista sanvitese Ivan Vadori, è l'ospite della serata.

Prima di cimentarsi nel racconto della sua vita pre e dopo i libri (prima di scrivere romanzi, infatti, era redattore al Corriere del Mezzoggiorno "e a Napoli quando si fa cronaca nera si lavora tutti i giorni..." dice), facciamo due chiacchiere sullo "Stefano" altro.

Com'è girare l'Italia? Anzitutto sto colmando le mie lacune di geografia (ride). No, a parte gli scherzi, presentare il mio libro in giro per l'Italia mi permette di conoscere persone e luoghi che mi fanno crescere dentro. Trovi gente nuova, ispirazioni nuove, atmosfere nuove...

Si fa sempre più fatica a coinvolgere le persone a incontri pubblici, però...Sì, è vero, in particolare quando si parla di libri. Non è un mistero che c'è un evidente calo dei lettori e delle vendite dei libri. I libri digitali sono in espansione ma parliamo ancora di una fetta molto piccola di mercato. Dopodiché credo che i lettori fatichino ad andare nei posti fisici dove ci sono gli autori semplicemente perché, con molta meno fatica, possono contattarli sempre e comunque con i social o tramite mail. 

E del Sud che mi dici (dal punto di vista letterario)? Per anni la mia Regione, la Campania, non ha avuto un Festival Letterario degno di questo nome. Oggi ce n'è uno interessante a Salerno ma si fa comunque sempre tanta fatica. Ecco, i Festival oggi sono l'unica cosa che funziona veramente. Ad ogni modo per riuscire a risollevarci almeno un po' credo sia necessario ritornare a fare sistema, coinvolgendo le Amministrazioni Pubbliche e i privati in manifestazioni di media/grande portata, smettendola di organizzare mille eventi piccoli a cui partecipano cinque o sei persone soltanto.

Preoccupato del futuro del libro? Sono certo che il libro non scomparirà mai. Ne hanno decretato la morte ormai decine di volte ma vedo che continua a girare e a farsi leggere in mille maniere e in mille forme. L'importante è che ci si impegni tutti, autori e case editrici in primis, a far passare il messaggio ai lettori che un libro non può costare 2 o 3 euro. Se passa questo messaggio siamo rovinati. Non tanto per gli autori, quanto per la "macchina" editoriale, che rischierebbe di saltare, sopravvivendo soltanto grazie a collaboratori scadenti, svogliati, sotto pagati..Un vortice infernale che porterebbe una pessima qualità nelle traduzioni, nelle confezioni editoriali..in tutto insomma.

Come nasce un libro di Stefano Piedimonte? Nasce dai personaggi. Me li immagino, li costruisco, li plasmo. E loro poi mi guidano lungo la via. Lo so, pare stupido ma è così! Io inizio a raccontare e poi loro costruiscono la trama a loro piacimento. Il finale dei miei libri, per esempio, non lo so mai quando inizio a scrivere. Mi viene svelato poco prima.

Sei un abitudinario della scrittura alla Dan Brown o piuttosto un "libertino" della penna alla Jack London? No, di solito scrivo al mattino, davanti a una bella tazza di orzo (il caffè non lo bevo più da qualche tempo). A dire il vero il mio primo libro l'ho scritto in redazione al Corriere, o almeno una buona fetta, nei momenti di pausa. Il secondo e il terzo li ho scritti anche di sera ma ora mi dedico alla scrittura soltanto di mattina. Non è un capriccio, è solo che al mattino ho meno pensieri che si affollano in testa.

Caro Stefano, come direbbe il tuo amico fraterno Roberto Saviano, "Stai senza pensier", i tuoi libri parlano per te!

PS: il prossimo libro di Piedimonte, il quarto, uscirà (con molta probabilità) nel 2016 per Rizzoli Editore.




Autore: Giulio Serra
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