Poesia, fumetti e dialetto a scuola: un trittico insolito, soprattutto nel Terzo millennio, ma capace di fare centro. Due classi dell'Istituto comprensivo portogruarese “Dario Bertolini” hanno vinto altrettanti premi del concorso organizzato dal Comitato Regionale Unpli Veneto, in collaborazione con la Regione del Veneto e l’Ufficio Scolastico Regionale, che hanno promosso il progetto “Tutela, Valorizzazione e Promozione del Patrimonio Linguistico e culturale del Veneto”
La classe seconda S della secondaria “Bertolini” si è aggiudicata il primo premio per l'ambito storico- culturale e la classe quinta A della primaria “IV Novembre” uno dei premi per l'ambito linguistico.
I giovanissimi studenti hanno così lavorato sotto la guida delle loro insegnanti, Tiziana Pauletto e Marilena Valeri, creando da un lato una storia a fumetti ambientata proprio nella città del Lemene (“Mistero a Portogruaro: i pennelli gemelli”) e dall'altro un insieme di componimenti poetici. Il duplice risultato finale è decisamente piaciuto alla giuria di esperti, che ha deciso di premiare entrambi i gruppi (la concorrenza era forte e numerosa: 130 scuole con 140 lavori), durante una cerimonia ospitata a Venezia il lo scorso 25 marzo.

Ora questa bella esperienza, che mostra come la scuola possa essere davvero un ponte aperto verso il sociale, diventa una mostra. La Pro loco ha pensato bene di trasformare i lavori dei ragazzi in quadri, da esporre all'attenzione e all'omaggio della città. Le tavole dei pennelli gemelli e i versi in rima, integrati da una serie di disegni, potranno così essere conosciuti dai cittadini di Portogruaro. I lavori saranno inoltre proiettati su schermo in quanto entrambi in formato video o PowerPoint con audio.
I 25 ragazzi della seconda S si sono cimentati con la tecnica del fumetto creando un PowerPoint “parlato” in cui i protagonisti, coinvolti in una storia di mistero, conducono il lettore, contemporaneamente allo svilupparsi della loro indagine per salvare Portogruaro dal degrado e dall'indifferenza, dentro la storia e l'arte portogruarese facendo scoprire fatti, opere, personaggi, artisti più o meno famosi della città. A questo scopo il fumetto è stato corredato da dodici schede di approfondimento. Tutto il lavoro è stato attrezzato con le voci dei personaggi per cui esso può essere guardato e ascoltato anche da quei ragazzi/adulti che hanno difficoltà di lettura. Le voci, oltre che dagli allievi, sono state con piacere prestate da nonni e papà.
Gli alunni della 5^ A, durante i cinque anni del ciclo primario, hanno lavorato a lungo sulla poesia, approfondendo la conoscenza di  diverse tecniche di “bella scrittura”, Il naturale epilogo di questo cammino è stato comporre in proprio. Così, attraverso figure retoriche come similitudini, metafore e personificazioni, hanno ideato loro stessi una serie di lavori. Giocando con le parole sono state create  assonanze, consonanze, rime, (baciate, alternate, incrociate) e anafore. Per il concorso hanno complicato la sfida muovendosi su due piani: la lingua italiana e, appunto, il dialetto, consentendo ad anziani, adulti e bambini di condividere un progetto intergenerazionale di poesia. Sei soggetti scelti da una quotidianità comune, dalla luna al gatto, sono diventati il tema degli scritti. La “mission” consisteva nello svelarli con poche, mirate e qualificanti parole. Nel progetto sono riusciti a coinvolgere  nonni, amici, attori, poeti e altri maestri.

La mostra. L'appuntamento è programmato per sabato 9 maggio alle ore 9.30, nel Museo della città – Torre di Sant'Agnese, nell'ambito della rassegna Terre dei Dogi in festa. La mostra sarà aperta il giovedì, il sabato e la domenica dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 17.00.