Martedì 12 dicembre alle ore 20.45 ritorna sul palcoscenico del Teatro Odeon di Latisana l’affiatata coppia Domenico Starnone – Silvio Orlando con “Lacci”. Con questo romanzo, Domenico Starnone ha scritto una storia emozionante e intensa, il racconto magistrale di una fuga, di un ritorno, di tutti i fallimenti, quelli che ci sembrano insuperabili e quelli che ci fanno compagnia per una vita intera. Che cosa siamo disposti a sacrificare, pur di non sentirci in trappola? E che cosa perdiamo, quando scegliamo di tornare sui nostri passi? Perché niente è più radicale dell'abbandono, ma niente è più tenace di quei lacci invisibili che legano le persone le une alle altre. E a volte basta un gesto minimo per far riaffiorare quello che abbiamo provato a mettere da parte. Starnone penetra da un’altra porta le crepe e le fragilità del mondo in cui viviamo: se ne “La Scuola” aveva affrontato il microcosmo dell’educazione, questa volta i riflettori vengono diretti sul sistema della famiglia. L’adattamento teatrale del testo è opera di Starnone stesso. Da un punto di vista drammaturgico la difficoltà risiedeva nel trasformare le riflessioni, le parole degli interpreti, espresse talvolta in forma di racconto, altre volte in forma epistolare. Il registaArmando Pugliese ha pensato a questo lavoro come all'esecuzione di una sinfonia, che si struttura in cinque movimenti, che a loro volta contengono al loro interno delle variazioni. “Il contenuto del romanzo – spiega il regista - mi ha suggerito l'idea di una sinfonia del dolore, del dolore perché questa storia ci parla di un carico di sofferenza che da una generazione si proietta su quella successiva con il suo bagaglio di errori, infingimenti, viltà, abbandoni”.