Sabato 17 novembre alle ore 11 nella Sala delle Colonne del Municipio di Portogruaro sarà inaugurata la mostra “Un nome, un volto ai Caduti del Portogruarese”, un’iniziativa alla quale hanno aderito i Comuni di Portogruaro, Concordia Sagittaria, Fossalta di Portogruaro, Gruaro, Pramaggiore, Annone Veneto e Teglio Veneto che hanno finanziato il progetto assieme alla Regione Veneto e al Centro Mori.
L’obiettivo principale della mostra è la ricostruzione, con la modalità della ricerca d’archivio, dell’elenco dei caduti militari della Prima Guerra Mondiale. È il risultato di un lavoro durato un anno e curato da Ugo Perissinotto in collaborazione con Patrizio Manoni e Vittoria Pizzolitto. La mostra vuole essere un momento di riflessione sulla storia e sulla memoria dei combattenti del territorio nel Primo conflitto mondiale, al fine di riconoscere quei valori che accomunano tutta l’umanità. La mostra fa parte di un progetto - coordinato dal Centro Mori - che si concluderà l’anno prossimo con la pubblicazione di un database con le biografie degli oltre mille caduti del vecchio Distretto militare di Portogruaro, stilate sulla base delle fonti anagrafiche comunali e parrocchiali e sui fogli matricolari acquisiti presso gli archivi di stato.
Un primo percorso introduce al quadro generale dei combattenti deceduti dei Comuni del Portogruarese partecipanti al progetto. Sono evidenziati nomi, la data, la località e la causa del decesso e molti nomi dei caduti sono corredati da una fotografia che riproduce la loro immagine da militari. Un secondo percorso introduce il tema chiave della mostra: la morte, il vero “costo” della guerra. Attraverso vari pannelli sono individuati i luoghi dei combattimenti, con l’elenco dei soldati deceduti dei vari Comuni, la data e la causa della morte. Un pannello all’inizio del percorso espositivo riproduce una mappa con l’indicazione delle principali località ove hanno perso la vita la maggior parte dei soldati. Altri pannelli individuano le situazioni di morte diverse dalle trincee e dal campo di battaglia: gli ospedali e i luoghi di prigionia. A questi pannelli se ne aggiungono altri a testimoniare la vita del combattente. I disagi, le sofferenze, la disgregazione morale, la morte, l’annuncio del decesso, l’elaborazione del lutto, i rimpatri delle salme, la memoria dei morti, i monumenti ai caduti.
La mostra è visitabile fino a mercoledì 5 dicembre.