Dal 30 agosto il Faro di Bibione ospita la Rassegna di arte contemporanea LA POETICA DELLA MERAVIGLIA │ PER UNA ARCHEOLOGIA DEL CONTEMPORANEO, curata da Eva Comuzzi e Orietta Masin, con la mostra collettiva Nel tempo delle maree – fragilità del paesaggio e cura collettiva, un evento inserito nel progetto promosso dal Circolo ARCI Cervignano APS, sostenuto dalla Regione Friuli Venezia Giulia, in partenariato con i Comuni di San Michele al Tagliamento, Cervignano del Friuli, Grado e Associazione [A].
In un’epoca segnata da crisi ecologiche e perdita di biodiversità, con questa mostra patrocinata dal Comune di San Michele al Tagliamento che si inaugura sabato 30 agosto alle ore 11, le curatrici mettono in relazione arte contemporanea e pratiche artistiche fondate su pensiero ecologico, ascolto, meraviglia e responsabilità condivisa. L’invito è a rallentare, ad abitare i luoghi con consapevolezza, a lasciarsi attraversare dal paesaggio grazie a una riflessione poetica - politica sul rapporto tra essere umano e paesaggio. Il Faro oltre a essere luogo fisico e storico, si trasforma così in spazio simbolico, soglia tra terra e acqua, punto di osservazione e di ascolto privilegiato per esplorare le tensioni e le possibilità che abitano il nostro presente ambientale.
La mostra riunisce gli artisti ELISA COCCHI, CHIARA MARINI FERRETTI, ANASTASIYA PARVANOVA, LAURA PETRA
SIMONE e MICHELE TAJARIOL le cui opere – tra installazioni, video e performance, pittura e fotografia – diventano strumenti di lettura sensibile del paesaggio in trasformazione e delle sue fragilità. Ogni opera si offre come un gesto di attenzione, un atto di cura, un invito a immaginare modi alternativi di abitare il mondo. L’esperienza proposta è stratificata, intreccia memoria e visione poetica, contemplazione e attivismo. Non si tratta solo di osservare delle opere, ma di vivere un’esperienza condivisa in cui l’arte si fa strumento di relazione, rigenerazione e consapevolezza. All’apertura della mostra segue la performance INTERRATI di CHIARA MARINI FERRETTI dove la ricerca di un terreno fertile per mettere ‘radici’ si scontra con un ambiente ormai sempre più cementificato.
Chiude l’incontro inaugurale un picnic autogestito in spiaggia che diventa occasione per il pubblico di condividere con gli artisti opinioni e riflessioni sulle opere esposte e sul tema trattato in una situazione informale e di contemplazione della natura circostante. Inoltre, si potrà scoprire la storia affascinante del Faro di Bibione, costruito agli inizi del ’900 sulla sponda veneta della foce del Tagliamento, attraverso le testimonianze in esposizione permanete del progetto LuMe – archivio di memoria del faro di Bibione, il primo archivio dedicato alla raccolta di materiale autobiografico dei faristi e marinai che vi hanno lavorato. Un patrimonio prezioso, che rende questo spazio non solo luogo d’arte, ma custode di memorie, di identità locali e trasformazioni storiche.
La mostra, a ingresso libero, rimarrà aperta fino al 30 settembre con gli orari di apertura del faro (tutti i giorni ore 9.30/13 e 14/18). Il faro è raggiungibile a piedi dalla spiaggia o in bicicletta da un qualsiasi punto della pista ciclopedonale che lo collega al Lido dei Pini. I parcheggi più vicini sono quelli di via Procione o di Piazzale Zenith. Da via Procione al faro sono circa 30 minuti a piedi.