Occasione sprecata per il Portogruaro che, nella gara valida per la sedicesima giornata di ritorno del girone C del campionato di serie D, non va oltre il pareggio contro un modesto Este, peraltro già salvo.
Poteva essere l’occasione per allontanarsi definitivamente dalla zona play out ma i granata nonostante l’occasione di un calcio di rigore non si sono mai resi realmente pericolosi.
Primo brivido al diciannovesimo quando Giacomo Caccin, capitano dell’Este, con un tiro da fuori area impegna l’estremo difensore granata in una deviazione sopra la traversa.
Nella ripresa il Portogruaro ha l’occasione di un calcio di rigore concesso al nono dal Direttore di gara che (solo lui) vede un fallo di mano commesso da un difensore dell’Este sullo sviluppo di un calcio d’angolo e concede il penalty alla squadra di casa.
Sul dischetto si porta Alessandro Corti, sottotono la sua prestazione, che calcia malissimo facendosi parare il tiro.
Niente di particolare fino a sei minuti dal termine quando il neoentrato Daniele Kola dell’Este calcia da fuori area con la palla che lambisce il palo alla destra del portiere granata.
Risultato giusto, dunque, anche se il Portogruaro recrimina per il rigore fallito.
Ora le ultime tre gare con un vantaggio sul Caravaggio di sette punti che è importante ma non sufficiente e quindi fino alla fine gli uomini del Presidente Andrea Bertolini dovranno impegnarsi al massimo per la salvezza diretta.
Da segnalare due simpatici siparietti dei tifosi dell’Este fatti accomodare sul settore più estremo della curva dopo i fatti accaduti nella gara con il Bassano.
Infatti, nel primo tempo i tifosi padovani hanno simpaticamente irriso lo Stuart portogruarese presente in curva gridando. “Lo Stuart è uno di noi. Uno di noi” e applaudendo.
Poi nella ripresa a risultato quasi certo hanno voluto salutare Portogruaro.
Esempio di grande fair play che attesta come anche i tifosi più “accesi” possano avere il gusto dello scherzo e dell’ironia.
Maurizio Conti
EL CIACOLON
Erano giunti dalla loro nobile terra ricca di splendide gallinelle padovane senza gran voglia di incocciare le loro spade con quelle dei prodi cavalieri granata privi però anch’essi dello spirito guerriero che in tante tenzoni li aveva animati.
I duellanti nell’arena non vollero quindi farsi del male anche quando l’estremo attaccante granata ebbe l’occasione di scoccare la freccia vincente fallendo però il bersaglio.
Sarà dunque battaglia fino alla fine per gli eroi della Città del Lemene che dovranno lottare per rimanere ancora fra i grandi cavalieri di serie D.