Con delibera n. 110 del 7.11.2017 la Giunta Regionale ha attribuito le risorse finanziarie per la non autosufficienza. L'Ulss n. 4 del Veneto Orientale, nella programmazione e attribuzione delle risorse, continua ad essere fanalino di coda. L'ultima in assoluto.
Per quanto riguarda la Sanità territoriale, la medicina integrata e gli ospedali di comunità previsti dalla Regione dovevano diminuire il carico di lavoro dei Pronti Soccorso e dei medici di base. Dovevano offrire maggiore sicurezza ai cittadini.
Peccato che nel territorio tali strutture di fatto non esistano.
I cittadini, pertanto, non trovando adeguate risposte, si rivolgono direttamente ai Pronti Soccorso, e, conseguentemente, aumentano a questo punto in modo notevole i carichi di lavoro del personale addetto, se non intasando il servizio stesso.
Le richieste di strutture sanitarie a servizio del territorio sono esigenze reali.
Vedi il caso di Caorle, dove il Centro di primo intervento nel periodo invernale è privo di medico. La cittadinanza, finora inascoltata, ha giustamente avviato una raccolta firme.
Vedi la richiesta della Comunità di Lugugnana, che, con più di 800 firme già consegnate alle istituzioni tra cui l'Ulss, ha richiesto un centro di servizi socio-sanitari decentrato, ma purtroppo tale richiesta finora non è stata ritenuta prioritaria
Le richieste dei cittadini sono giustificate dall'aumento della popolazione anziana, dalla distanza dai luoghi di erogazione dei servizi, dal bisogno di sicurezza.
Tali richieste non possono rimanere inascoltate.
Inoltre, per quanto riguarda il Presidio Ospedaliero di Portogruaro, abbiamo più volte segnalato le situazioni precarie di:
-cardiologia – ambulatori a Portogruaro e reparto a San Donà di Piave
-neurologia – trasferimento a San Donà già deciso. Perchè una protesta così tardiva dei Sindaci del territorio su una decisione già prevista da alcuni anni?
-pediatria – reparto ridotto
-punto nascite – reparto riaperto. Ma come mai la maggior parte delle future mamme ancora scelgono altri ospedali?
-dipartimento psichiatria e neuropsichiatria infantile- riorganizzate riducendo il personale.
Le giustificazioni finora date ed i tentativi di mettere il Sandonatese contro il Portogruarese non possono più essere accettate.
Riteniamo una presa di posizione forte e decisa, non solamente “di facciata”, da parte dei Sindaci del “Portogruarese”, ed in particolare del Sindaco di Portogruaro, Maria Teresa Senatore.
E' necessario il radicale cambiamento delle schede regionali, che penalizzano il presidio ospedaliero di Portogruaro.
E' necessario investire in servizi socio-sanitari territoriali, per essere più vicini ai bisogni dei cittadini, per dare loro sicurezza, per supportare le persone anziane.
Comiato Salute Bene Primario - Portogruaro