A causa di una pessima gestione nell’iter di presentazione del progetto da parte dal Comune di Portogruaro, nell’ambito del bando ministeriale per l’assegnazione dei fondi di mobilità sostenibile casa-scuola-lavoro, quella che avrebbe potuto essere una preziosa opportunità di co-finanziamento per il Comune, si è trasformata in una clamorosa figuraccia da parte dell'Amministrazione, responsabile di aver sprecato l’ennesima buona occasione per aggiudicarsi importanti risorse statali.
Come ammesso dalla stessa Sindaca, in risposta all’interrogazione del M5S a prima firma del consigliere comunale Claudio Fagotto, il responsabile dell’ufficio tecnico ha infatti mandato avanti la domanda di cofinanziamento del Comune di Portogruaro, nonostante fosse già chiaro che quest’ultima non rispettava i parametri richiesti dallo stesso bando ministeriale, il tutto senza informare né la Sindaca, né l’Assessore competente, nè tantomeno gli altri Comuni del Veneto Orientale partecipanti al bando di cui Portogruaro era capofila!
Com’era scontato, la Commissione giudicatrice ha così ritenuto non ricevibile la domanda presentata dal Comune di Portogruaro, dal momento che la percentuale di cofinanziamento richiesta - così come l’importo - era superiore al limite stabilito, e decretando in tal modo anche l’irricevibilità di tutti gli altri progetti.
Solo a fine ottobre il Comune di Portogruaro ha finalmente informato del fattaccio gli altri Comuni partecipanti, che nel frattempo magari si erano impegnati sul territorio con promesse che adesso resteranno deluse.
Ricordo che Portogruaro non solo ha ignorato i requisiti del bando ministeriale, sancendo di fatto la propria esclusione e quella degli altri 13 comuni del veneto orientale (Annone Veneto, Cavallino Treporti, Ceggia, Concordia Sagittaria, Fossalta di Portogruaro, Meolo, Musile di Piave, Noventa di Piave, Pramaggiore, Quarto D'Altino, San Donà di Piave, Teglio Veneto, Torre di Mosto) di cui era capofila, ma è riuscito a presentare, nell’ambito di un bando per la mobilità sostenibile, un progetto per la realizzazione di un parcheggio, che nulla ha a che fare con gli incentivi alla mobilità green e che avrebbe contribuito a congestionare ulteriormente un’area già molto trafficata!
Ancora una volta, per le scelte sbagliate di chi dovrebbe avere la responsabilità del buon funzionamento degli Uffici pubblici, a pagare saranno i cittadini, privati di quello che avrebbe potuto essere un importante contributo alla svolta verso una mobilità più sostenibile per molti Comuni nel Veneto Orientale.
Arianna Spessotto
Capogruppo M5S Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni Camera dei Deputati