Dopo essere stato in prima linea come Covid Hospital regionale durante la pandemia, l’Ospedale di Jesolo è tornato dal 2023 alla sua vocazione di ospedale riabilitativo a valenza provinciale, e nel tempo è stato costantemente potenziando il reparto di Cardiologia Riabilitativa con più posti letto, nuove tecnologie, nuovi spazi fronte mare.
Il reparto, oggi pienamente operativo con 10 posti letto, accoglie i pazienti che hanno subito un evento cardiaco acuto, come infarto, scompenso cardiaco o intervento cardiochirurgico. I dati disponibili evidenziano una costante crescita: nel 2023 erano stati dimessi 33 pazienti, aumentati a 127 nel 2024 con un tasso di occupazione medio dei posti letto del 74% e un aumento di casi provenienti da altre Aziende sanitarie del Veneto e da fuori regione, segnale tangibile che conferma la qualità dell’assistenza e il riconoscimento clinico da parte di realtà ospedaliere complesse.
In particolare, è costante la collaborazione con la Cardiochirurgia dell’Ospedale di Mestre, che ha scelto Jesolo come sede privilegiata per il proseguimento riabilitativo dei suoi pazienti più fragili.
La Cardiologia Riabilitativa è stata inoltre accompagnata dall’arrivo di nuove figure professionali, sia mediche che infermieristiche, dalla creazione di spazi come la nuova palestra riabilitativa dotata di strumenti tecnologici di ultima generazione, come l’Homing Studio, un maxi monitor che rileva i movimenti dell’utente e lo guida con un programma personalizzato di ripresa motoria.
A rendere unica questa struttura è inoltre il contesto ambientale: a pochi passi dal mare, il percorso vita esterno offre ai pazienti la possibilità di svolgere attività fisica monitorata, immersi nella natura e, con la ristrutturazione dell’ex colonia estiva, sarà possibile disporre anche di un’ampia palestra fronte mare di 200 mq, collegata direttamente al poliambulatorio.
“Lo sviluppo della Cardiologia Riabilitativa previsto dalla programmazione della Regione Veneto ripropone il ruolo strategico dell’ospedale di Jesolo- spiega il direttore generale dell’Ulss4, Mauro Filippi - non solo come presidio a difesa della sanità territoriale ma anche come centro riabilitativo di eccellenza, in grado di accogliere pazienti da tutto il territorio metropolitano e da altri territori, inclusi i tanti turisti che ogni anno scelgono la città non solo per il mare, ma anche per i servizi sanitari offerti”.
“Per il futuro ci sono molte altre progettualità in cantiere che riguarderanno ad esempio servizi come medicina dello sport e pneumologia per la performance – conclude Filippi - per seguire atleti e sportivi attraverso percorsi clinici innovativi, sicuri e personalizzati, integrando qualità delle cure e umanizzazione, con i bisogni del territorio”.