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Comunicati Stampa
Presentata la 46esima Fiera Nazionale dell'Agricoltura, la sfida si chiama Intelligenza Artificiale
09-06-2025 - Concordia Sagittaria: L'evento, in programma dal 31 luglio al 4 agosto, è pronto a richiamare centinaia di espositori da tutto il Nordest. Tra i temi al centro del dibattito i sistemi di ultima tecnologia con macchinari sempre più all'avanguardia.

Le sfide dell'intelligenza artificiale, le incognite legate ai dazi e il futuro di un comparto strategico che sta diventando sempre più attrattivo per le giovani generazioni. Sono alcuni dei temi che saranno al centro della 46esima edizione della Fiera Nazionale dell'Agricoltura di Santo Stefano, evento presentato ieri sera all'Eywa di Portogruaro e in programma a Concordia Sagittaria dal 31 luglio al 4 di agosto. In arrivo cinque giornate tra esposizioni, rievocazioni storiche e sapori del territorio. Non mancheranno, come di consueto, eventi, esposizioni, spettacoli e momenti culturali che intrecciano il passato glorioso del territorio con lo sguardo rivolto al futuro dell’agricoltura.

 

I NUMERI.

Diventata ufficialmente Fiera Nazionale nel 2021 grazie al riconoscimento della Regione Veneto, la manifestazione è oggi uno degli appuntamenti più attesi nel panorama agricolo italiano. Oltre 40mila metri quadrati di area espositiva accoglieranno aziende agricole, produttori, artigiani, realtà tecnologiche e appassionati del mondo rurale. Si prevede l'arrivo di un centinaio di espositori, con aziende provenienti da tutto il Nordest, in particolare dalle province di Venezia, Padova, Treviso, Vicenza e dal vicino Friuli Venezia Giulia. Sempre un centinaio saranno i macchinari esposti, con trattori di ultimissima generazione pronti a una dimostrazioni dinamiche di mezzi agricoli all’avanguardia che mettono in risalto le tecnologie più evolute.

 

LA SFIDA.

Tra queste non mancano le occasioni rappresentate dall'utilizzo dell'intelligenza artificiale, che anche nel settore agricolo si sta facendo spazio dando agli imprenditori la possibilità di ottimizzare le operazioni sul campo. Può servire, infatti, ad analizzare immagini satellitari (o da drone) monitorando la salute delle colture, identificando i problemi e prevedendo le rese. I macchinari di ultima generazione, inoltre, possono essere utilizzati per la semina, la sarchiatura, la raccolta e la potatura. Arrivando anche prevedere le condizioni meteo.

«Quella di quest'anno – commenta il presidente della Fiera di Santo Stefano, Giancarlo Burigatto – è un'edizione nel segno della tradizione ma anche dell'innovazione. L'intelligenza artificiale è una sfida che dobbiamo cogliere con favore per migliorarci ancor di più: i nuovi sistemi possono aiutare gli agricoltori a prevedere e adattare le loro colture al cambiamento climatico. Stiamo parlando di un settore strategico che rappresenta un fiore all'occhiello e che sta passando un periodo in cui vi è una vera e propria riscoperta del mestiere, con tanti giovani che si affacciano a questo lavoro. Al contempo, però, non mancano le incertezze dovute agli aspetti internazionali, a cominciare dai dazi che preoccupano e non poco le imprese. La Fiera di Santo Stefano – conclude il presidente Giancarlo Burigatto - rappresenta anche un momento di confronto nel corso del quale faremo emergere il ruolo di un Nordest che si rilancia come locomotiva anche nel settore agricolo».

«Parleremo di agronomia legata all'ambiente e alle piante – spiega Denis Vendrametto, responsabile agricolo della Fiera di Santo Stefano – ma anche alla cattura della CO2 e al miglioramento di un problema molto sentito, ossia quello della sostanza organica nei terreni. Nel mondo agricolo droni e gps sono ormai sistemi utilizzati normalmente e ora l'obiettivo, anche per rispondere ai cambiamenti climatici, è quello di interagire proprio con l'intelligenza artificiale. Il focus che faremo è quello cercare di capire bene come gestire la copertura vegetale di tutto l'anno».

«Questo appuntamento ha un significato molto importante – ha detto Eligio Molent, Assessore alle Attività Produttive e al Turismo – perchè diventa una vetrina per tanti turisti e visitatori. Essere Fiera Nazionale dell'Agricoltura per il terzo anno è un risultato importante in chiave futura, visto che è cresciuta molto nel tempo. Sarà un'edizione molto importante: grazie alla vicinanza con le spiagge avremo la possibilità di attrarre tanti ospiti stranieri e italiani, interessati a visitare la nostra città».

 

IL PROGRAMMA.

Il 31 luglio si svolgerà l'inaugurazione con taglio del nastro alla presenza delle autorità. Il 1 agosto la degustazione enogastronomica di prodotti del territorio “Calici e Cichetti in Fiera”. Il 2 agosto, al mattino, “Trattori in campo”: la dimostrazione dei più innovativi strumenti e tecniche agricole. Seguirà “La Serenissima contro Napoleone”, serata speciale dedicata alla Serenissima Repubblica di Venezia accompagnata da letture poetiche in Veneto e dalla presenza scenografica di sei militi storici in divisa d'epoca. Il 3 agosto ecco la serata della polenta: sarà lei, infatti, la regina dell'edizione 2025 come simbolo della cultura rurale veneta e della storia migratoria. Un viaggio tra Americhe ed Europa, tra povertà e resilienza, che intreccia cibo, identità e memoria collettiva con la ricercatrice Giorgia Miazzo. Il 4 agosto l'evento si concluderà con il tradizionale spettacolo pirotecnico finale. A completare il programma, musica dal vivo in Arena, attività per le famiglie, momenti culturali e naturalmente i riconoscimenti ai protagonisti del mondo agricolo e agli espositori, di cui verrà premiato l’impegno, l’originalità e la visione imprenditoriale.

 

LA STORIA.

La Fiera di Santo Stefano ha origini antichissime, connesse con l’importanza economica e culturale rivestita dall’antica Julia Concordia, una splendida e caratteristica colonia romana. Nel 1700, la Fiera Santo Stefano risulta regolarmente iscritta nel calendario della Serenissima, segno evidente di una già affermata popolarità, sempre cresciuta con gli anni. Da allora, la Fiera è sopravvissuta fino ai giorni nostri, con costanti rinnovamenti che le hanno consentito di rappresentare e consolidare la vera tradizione della cittadina del Lemene, del comprensorio e proiettandosi in questi ultimi anni a livello nazionale.

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