Riguardo le preoccupazioni dei medici della Continuità Assistenziale legate all’avvio del nuovo servizio 116117 (dal 3 settembre nell’Ulss 4), ossia numero unico europeo per l'accesso alle cure mediche non urgenti e ai servizi territoriali a bassa priorità di cura che ha portato un gruppo di medici a presentare le loro dimissioni, questa Azienda Sanitaria comprende le loro perplessità; proprio per questo motivo sono già in atto incontri con i medici, ed altri si svolgeranno nei prossimi giorni, per illustrare la nuova organizzazione che verrà attivata in tutto il Veneto, nel territorio nazionale e nei paesi europei.
Riguardo le ricadute sul carico di lavoro con la partenza del numero unico 116117, come evidenziato dalle aziende sanitarie che hanno già avviato questo servizio, la Continuità Assistenziale non ha subito alcun incremento di attività: il coordinamento della centrale operativa permette infatti di valutare le richieste telefoniche in arrivo e di inoltrarle ai servizi appropriati, in questo processo chiaramente è sempre il capo al medico la formulazione di una diagnosi e l’eventuale indicazione terapeutica.
Per quanto concerne l’organizzazione complessiva del servizio di Continuità Assistenziale all’Ulss 4, il confronto è quindi sempre aperto con i medici tramite i propri coordinatori e rappresentanti sindacali. L’Azienda sanitaria Ulss 4 è disponibile a mettere in campo tutte le migliori soluzioni condivise e previste dalla contrattazione.
Con medici di Continuità Assistenziale che hanno presentato le dimissioni, l’Azienda sanitaria è come sempre disponibile al confronto per trovare una soluzione atta a garantire il servizio al cittadino e la valorizzazione delle professionalità dei medici impegnati in questo servizio, qualora la decisione sia irreversibile ci si attiverà tempestivamente per la sostituzione.