In riferimento all’articolo pubblicato oggi, 17 ottobre 2025, su La Nuova di Venezia, dal titolo “Imposta di soggiorno, ascoltati gli operatori: verso il regolamento”, Federalberghi Portogruaro Entroterra e Confcommercio Portogruaro intendono fornire alcune precisazioni.
Innanzitutto le due Associazioni imprenditoriali desiderano ringraziare l’Amministrazione Comunale di Portogruaro, nella persona del Sindaco e degli Assessori presenti, per aver promosso l’incontro con gli operatori del settore turistico tenutosi nella giornata di ieri nella sala consiliare del Municipio, in merito all’ipotesi di introduzione dell’imposta di soggiorno.
Nel corso del confronto, le associazioni e gli stessi operatori del ricettivo di Portogruaro, presenti nella sede municipale, hanno avuto modo di esporre le significative criticità che tale misura comporterebbe per una realtà come quella di Portogruaro. In particolare:
• Il numero di presenze turistiche registrato in città risulta significativamente inferiore rispetto a quello di altri Comuni limitrofi, il che renderebbe presumibilmente modesto il gettito derivante dall’imposta. Nell'articolo di stampa citato si legge un commento dell'Assessore al Turismo Nella Lepore e del Sindaco Luigi Toffolo nel quale si parla di un confronto con i Comuni di Noventa di Piave, che ha già introdotto l'imposta, e San Donà di Piave, in procinto di adottarla. Si tratta però di due realtà non assimilabili a Portogruaro essendo ampiamente superiore il numero di presenze turistiche registrato dalle due località del Sandonatese.
• Una parte rilevante dei soggiorni a Portogruaro è legata a motivi di lavoro. L'introduzione dell'imposta di soggiorno comporterebbe un aggravio economico per le aziende che inviano i lavoratori in missione o per i lavoratori autonomi e questo rischierebbe di spostare la domanda verso territori limitrofi, più competitivi, con ciò, di fatto, arrecando un pregiudizio alle imprese ricettive di Portogruaro che già ora hanno margini di guadagno ridotti.
• Un altro segmento importante degli ospiti delle strutture ricettive di Portogruaro è costituito dai soggiorni per motivi sanitari, che sarebbero in ogni caso esentati dall’imposta e, pertanto, non contribuirebbero ad aumentare il gettito.
• I costi di gestione e riscossione dell’imposta, a carico dell’Amministrazione Comunale, potrebbero risultare sproporzionati rispetto alle entrate effettive. Non va dimenticato infatti che il gettito previsto si situerebbe attorno ai 60mila euro, ma l'Amministrazione Comunale dovrebbe dotarsi di un sistema gestionale per l'imposta, che ha un costo, e dovrebbe dedicare del personale all'utilizzo di tale sistema ed allo svolgimento di tutti gli incombenti legati all'introduzione di questa tassa. Al netto di questi costi, l'Amministrazione Comunale si ritroverebbe a bilancio una componente positiva sensibilmente ridotta rispetto al gettito che, di fatto, non sarebbe sufficiente per poter organizzare eventuali azioni a sfondo turistico effettivamente efficaci.
• L'introduzione dell'imposta comporterebbe aggravi per le imprese ricettive di Portogruaro in termini di adempimenti burocratici e, quindi, ulteriori costi a carico di queste aziende che, come anticipato, non godono di introiti parificabili a quelli di Comuni, ad oggi, più turistici rispetto alla Città sul Lemene.
Federalberghi Portogruaro Entroterra e Confcommercio Portogruaro, inoltre, già lo scorso mese di luglio avevano inviato una comunicazione all'Amministrazione Comunale di Portogruaro spiegando le ragioni della loro contrarietà all'introduzione dell'imposta di soggiorno, evidenziando come i numeri dell'affluenza registrata in Città (nel 2024 20.817 arrivi, 42.050 presenze con una permanenza media inferiore alle 2 notti) non giustifichino l'introduzione dell'imposta.
“Non va, infine, dimenticato – spiegano Riccardo Rothmuller, Presidente Federalberghi Portogruaro Entroterra e Andrea Padovese, Presidente di Confcommercio Portogruaro – che non è sufficiente l'introduzione dell'imposta di soggiorno per fare di Portogruaro una destinazione turistica. Pur apprezzando le intenzioni espresse dall'Amministrazione Comunale guidata dal Sindaco Toffolo di voler far sì che Portogruaro possa crescere in termini di visibilità turistica, non sono stati, almeno per il momento, delineati obiettivi, azioni e interventi concreti in tal senso. Pertanto, anche qualora si decidesse di introdurre l’imposta di soggiorno, si renderebbe probabilmente necessario un consistente supporto economico aggiuntivo da parte dell’Amministrazione Comunale per poter raggiungere le finalità dichiarate. Ribadiamo, infine, la nostra disponibilità ad un confronto costruttivo con l'Amministrazione Comunale e che coinvolga tutti gli operatori di Portogruaro con l'obiettivo di individuare una strategia che sia condivisa da tutte le parti interessate allo sviluppo turistico di Portogruaro”.
Federalberghi Portogruaro Entroterra e Confcommercio Portogruaro
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