Pittore, incisore, musicista e filosofo. Luigi Russolo, tra gli inventori del Futurismo, era tutto questo. Portogruaro, sua città natale, ha voluto celebrarlo nel 140esimo anniversario dalla sua nascita con una due giorni di studio alla presenza di artisti nazionali e internazionali, in presenza e in video collegamento da realtà come Londra e New York. Ne è emersa una figura innovatrice che ha saputo anticipare la modernità di alcuni linguaggi contemporanei. A confrontarsi, il primo giorno, venerdì, 14, esperti come Guido Andrea Pautasso, Mattia Lapperier, Emanuela Ortis, Diego Collovini e Christopher Adams, in video conferenza da Londra. Sabato 15, invece, è stata la volta di Pietro Verardo, Luciano Chessa (in video conferenza da New York), Claudio Ambrosini e Gabriele Simongini. A chiudere il tutto un omaggio musicale all'artista da parte di Mario Pagotto “Al di là della materia”.
«Luigi Russolo – commenta Gabriele Simongini, Storico del Futurismo - è uno degli artisti più attuali perchè ha capito che l'arte andava verso lo sconfinamento dei generi, verso l'osmosi tra i linguaggi e il superamento delle barriere tra tecniche tradizionali. Tra gli artisti del Futurismo, è quello più inafferrabile: colui che ha messo in stretto rapporto musica, rumori, colori e forme. Ha anticipato letteralmente dei linguaggi che sono stati amatissimi dalle generazioni degli ultimi trent'anni e ancora oggi. Un esempio? Uno dei suoi capolavori, la Rivolta, è una chiara anticipazione del graffitismo di Keith Haring e degli americani: è riuscito a capire dove sarebbe andata l'arte. E' stato – continua Simongini - un artista libero, polifonico, visionario e artefice del superamento delle barriere tra i linguaggi, attualissimo ancora di più oggi. In qualche modo lui realizza quella che era la profezia di Umberto Boccioni che sosteneva come l'eredità futurista si sarebbe realizzata fra poco più di cent'anni: lo scrive nel 1914 e oggi siamo nel 2025. Possiamo dire con orgoglio che il Futurismo è oggi e Russolo ne è tra i protagonisti più attuali».
La città di Portogruaro, nel 2025, ha promosso una serie di manifestazioni con l'obiettivo di valorizzare la figura del suo illustre concittadino. Oltre ad appuntamenti di studio, cena estiva futurista e ora questo convengo, il prossimo obiettivo sarà una mostra tutta dedicata a Russolo, di cui Gabriele Simongini sarà curatore.
«Nella mostra che terremo a Portogruaro nel 2026 – continua Gabriele Simongini- esporremo per la prima volta un frammento della tela “Linee-forze della folgore” di Russolo, che fa parte di ciò che è ritenuto perduto di quel dipinto. Esporremo una parte molto importante che appartiene a un collezionista romano e che per l'occasione la concederà in prestito per questo evento molto importante, di assoluto richiamo nazionale».
La due giorni di convegno ha messo in luce molteplici aspetto dell'artista futurista.
«Con questo convegno a Portogruaro – spiega Guido Andrea Pautasso, studioso delle Avanguardie Storiche del '900 – si rilancia lo studio dell'arte di Russolo che ha stabilito uno dei primati in assoluto del Futurismo come Avanguardia artista del '900. Questo appuntamento apre il dibattito sulle realtà della musica moderna e sull'arte del futurismo, che consente di avere una versione Russoliniana che è tutta vocata alla modernità».
«Luigi Russolo è stato un importantissimo precursore dell'acquaforte – dice Mattia Lapperier – Studioso del Futurismo – perché nel giro di poco tempo ha padroneggiato una tecnica estremamente complessa e laboriosa. Ha esplorato il linguaggio del simbolismo internazionale per poi arrivare alla grafica futurista».
«Da un punto di vista filosofico - aggiunge Diego Collovini, Docente Accademico - è stato un pensatore che ha ripreso come fondamento del suo pensiero la metafisica classica. Ha pensato che la realtà fosse anche governata da un altro mondo, che è quello del pensiero, della razionalità, dell'emotività, del desiderio e del piacere: elementi che fanno pensare a un uomo che non è soggetto solo al suo mondo reale ma in un principio universale»
«Luigi Russolo – analizza il compositore Mario Pagotto – più che inventare uno stile ha inventato un mondo sonoro. E' stato colui che in maniera più netta ha sostenuto che con qualsiasi fonte sonora si poteva costruire un linguaggio musicale: questo ha avuto delle ripercussioni enormi nel lungo termine perchè tutt'ora chiunque faccia della musica utilizzando l'elettronica o l'immersività fa un qualcosa che lui aveva pronosticato».
![[Portogruaro città futurista: due giornate internazionali dedicate a Luigi Russolo]](http://www.portogruaro.net/news/immagini/piccole/0031060.jpg)
![[Lo studioso Guido Andrea Pautasso a “Casa Russolo”: “Ecco come il Futurismo ha rivoluzionato la società”]](http://www.portogruaro.net/news/immagini/piccole/0030418.jpg)
![[Due medici dell’Ulss4 tra i protagonisti di uno studio internazionale sul Long-Covid]](http://www.portogruaro.net/news/immagini/piccole/0026172.jpg)