Da tempo l’Amministrazione comunale di Portogruaro e l’opinione pubblica sono molto preoccupate per le notizie allarmanti della stampa in merito ai presidi ospedalieri del Veneto che dovrebbero subire un pesante ridimensionamento.
Si continua a parlare di “tagli”, di azzeramento di ospedali, di accorpamento, in particolare di un ospedale unico nel territorio dell’Unità socio sanitaria n. 10. Su questo delicato problema che interessa i circa 100mila abitanti degli undici Comuni del Portogruarese, abbiamo registrato questo commento del sindaco Antonio Bertoncello.
“Non sto comprendendo quello che, nel merito, sta avvenendo a livello regionale: per questo motivo intendo convocare un quinto consiglio comunale sulla sanità locale, ma questa volta con la presenza di Paolo Stocco Direttore dell’Ulls 10, del Presidente della Commissione regionale sanità e dell’assessore di riferimento Colletto. Pretendiamo che l’assessore regionale, al di là degli articoli dei giornali che si contraddicono ogni giorno, si assuma la responsabilità di cosa intende fare a Portogruaro.
E’ una vergogna - prosegue Bertoncello - che una comunità di 25mila abitanti non sappia cosa avverrà per un ospedale così antico in termini di tempo e così importante per i servizi che fornisce ai portogruaresi e ai residenti nel territorio mandamentale. Siamo costretti a leggere sulla stampa che le Ulss si accorpano, che molti ospedali saranno chiusi, che la R.S.A. (residenza sanitaria per anziani) prevista da almeno dieci anni a Portogruaro non potrà essere realizzata. Maggioranza e minoranza da tempo hanno deciso assieme di difendere con fermezza un nosocomio che prima dell’accorpamento del Portogruarese e del Sandonatese nell’Ulls n. 10, era stato giudicato, da una commissione romana di esperti, il migliore ospedale della provincia di Venezia, per servizi, eccellenze, organizzazione, specialità. Siamo stanchi – conclude – di essere umiliati. Alle ventimila firme già raccolte recentemente per un chiarimento razionale dei presidi ospedalieri nell’Unità sanitaria n. 10, che tra l’altro vede un strana propensione per la clinica privata Rizzola di San Donà di Piave, aggiungeremo altre firme e attueremo tutte le forme di protesta contro una Giunta Regionale che da anni non sa decidere con equità e con finalità unicamente sanitarie in questo settore fondamentale per la salute delle comunità”.
u.pad.