Sono le 14.30 circa di ieri quando, in un bar di Portogruaro, fa ingresso un ragazzo. Passo svelto e deciso si dirige verso un tavolino occupato da due ragazze. Senza parlare consegna a una di queste un telefono cellulare. In cambio la ragazza gli consegna una busta. Una delle due ragazze a quel punto si alza e, dopo essersi qualificata come Carabiniere lo ferma. Nel locale altri militari in borghese sono pronti ad intervenire ma il giovane, colto di sorpresa, non accenna alcuna reazione. Dentro alla busta appena ricevuta, sono contenuti 150,00 euro in contanti. E’ quanto il giovane aveva chiesto per riconsegnare un telefono cellulare che, nel mese di giugno scorso, era stato rubato alla sorella minore della ragazza seduta al bar, all’interno di una discoteca di Caorle. Passano i mesi senza che si sappia più nulla di quel cellulare fino a quando, non molti giorni fa, tramite “facebook”, giunge alla minore una richiesta di soldi in cambio del proprio telefono. A quel punto i familiari della minore si rivolgono ai Carabinieri della Stazione di Portogruaro, diretti dal Luogotenente Mezzavilla che, senza perdere tempo, fa scattare l’operazione. L’accordo sul dove incontrarsi per lo scambio e su come riconoscere la ragazza che ha i soldi, tutto tramite “facebook”. Poi il Carabiniere che non ti aspetti e che sembra un’amica che fa compagnia a quella che, dalla descrizione ricevuta, ti consegnerà i soldi. Tutto come previsto, avrà pensato. Poi il colpo di scena. La ragazza a cui non aveva fatto caso si alza e dopo essersi qualificata lo ferma. Viene arrestato per estorsione e accompagnato in caserma. Si scoprirà poi che è minorenne. E non solo. I militari indagando nel suo passato hanno infatti scoperto che anche lui, non molto tempo prima, era stato vittima di un episodio in cui il telefono cellulare era finito al centro della storia. Aveva infatti subito una rapina nel corso della quale gli era stato sottratto il proprio telefono cellulare. Poi, ecco configurarsi il tentativo di estorsione, gli erano stati chiesti 200,00 euro per poterlo riavere. Il sedicenne, così come disposto dalla Competente A.G. minorile di Trieste, è stato poi accompagnato in una Comunità di accoglienza per minori.
Redazione Online