Gravi motivi di ordine pubblico. È questa la motivazione per la quale i carabinieri della Compagnia di Annone Veneto hanno deciso di far chiudere per 60 giorni il bar “Al Cacciatore” di Pramaggiore. Le forze dell’ordine, che da tempo monitoravano il bar gestito da una 28enne marocchina, avevano accertato come il luogo fosse frequentato da persone pericolose e fosse divenuto punto di riferimento per lo smercio di droga. A marzo di quest’anno, i militari avevano fermato Z.M., marocchino di 30 anni, mentre usciva dal bar. Il ragazzo, che teneva nascosti nella sua auto 8,7 grammi di cocaina, venne denunciato per spaccio. Nei mesi successivi, il locale è stato interessato da episodi ben più sconcertanti, tra cui una lite tra B.L., 53enne di Pramaggiore, noto alle forze dell’ordine per spaccio di stupefacenti e abuso di sostanze alcoliche, e il marito della giovane titolare. L’episodio più grave e preoccupante è, tuttavia, avvenuto il 6 agosto, quando alle 2 di notte, da un’auto in transito sono stati esplosi dei colpi di fucile che, fortunatamente, non hanno ferito i clienti che si trovavano ancora all’interno del bar. Grazie alla ricostruzione delle vicende, i carabinieri hanno potuto risalire al responsabile, B.L., sopracitato, il quale aveva agito per vendicarsi dei fatti accaduti in precedenza a luglio.
Redazione Online