Il reparto di Ginecologia e Ostetricia dell’ospedale di Portogruaro è tornato in carreggiata. Dopo il periodo di buio dato dalla chiusura dell’unità operativa, ad oggi ci sono solo notizie positive a riguardo. È stato, infatti, presentato mercoledì 16 gennaio il neo direttore, Gian Luca Babbo, in servizio al nosocomio portogruarese dal 10 gennaio. Gian Luca Babbo ha 50 anni, è di San Donà di Piave e si è laureato e specializzato all’Università degli Studi di Padova. Sul fronte professionale è stato ufficiale medico a Bologna, ha lavorato negli ospedali di Bussolengo, di Villafranca Veronese e dal 2003 nella Ostetricia e Ginecologia dell’Azienda Ospedaliera di Padova che è centro di riferimento regionale per le gravidanze ad alto rischio. Il dottor Babbo vanta anche un’alta specializzazione di diagnostica per immagini in ginecologia e chirurgia laparoscopica.
“Il dott. Babbo - ha dichiarato il direttore generale dell’Ulss4, Carlo Bramezza - si aggiunge alla squadra dei nuovi giovani primari assunti in questo ospedale che sta crescendo e ci sta dando molte soddisfazioni, dall’inversione di tendenza per quanto riguarda le fughe in altre strutture sanitarie all’aumento del 4% degli interventi chirurgici nel 2018. Ora abbiamo dunque tutte le potenzialità per crescere ancora e ritornare ai grandi numeri del passato pur nella consapevolezza che i nuovi nati sono in contrazione in tutta Italia”.
“Le prime impressioni - ha commentato il dott. Babbo - sono rivolte alla qualità della struttura, nuova e con sale travaglio singole che non è un elemento da trascurare, inoltre sono stato colpito dalla qualità del personale che mi affianca: preparato e attento a tutte le dimensioni della persona che si affida alle varie discipline di questa unità operativa. Questo è un ambiente favorevole dove si può lavorare bene ed ottenere ottimi risultati su tutti i fronti”. In questi primi giorni del 2019, il reparto vanta già una quindicina di parti, quasi il doppio rispetto al 2018.
ALTRE IMPORTANTI NOVITÀ. All’interno dell’unità operativa è stato avviato il percorso per l’attivazione dell’analgesia in travaglio parto, meglio conosciuta come “parto indolore”. “Siamo stati tra i primi in Veneto ad attivarla, circa 20 anni fa - ha sottolineato il dott. Fabio Toffoletto, direttore dell’unità di Anestesia e Rianimazione dell’Ulss4 - ora la estendiamo anche a questa unità operativa sempre nelle 24 ore”. Ricordiamo, inoltre, che dall’8 ottobre è attivo l’unico centro di Procreazione Medicalmente Assistita (PMA) della Città Metropolitana di Venezia, per il quale il direttore generale Bramezza ha richiesto in Regione un avanzamento di livello per poter prendere in carico casi più complessi.