Trenta in più rispetto allo scorso anno. I Comuni “rifiuti free”, dove ogni cittadino produce al massimo 75 chili di secco residuo all’anno, sono ben 547 (505 nel precedente rapporto), grazie soprattutto alla crescita in Trentino Alto Adige (+25), Emilia Romagna (+11), Veneto (+10), che si conferma la regione con il numero più elevato di Comuni rifiuti free e Piemonte (+10). L’area del Nord-Est si conferma come la più virtuosa (con 294 Comuni Rifiuti Free su 547 totali) grazie a un sistema di raccolta e gestione efficace basato, nella maggior parte dei casi, su sistemi consortili, raccolta porta a porta e tariffazione puntuale. È questa l’analisi emersa dal 26° dossier annuale di Legambiente dedicato ai “Comuni Ricicloni” d’Italia, suddivisi per regioni. I comuni denominati “rifiuti free” hanno contenuto nel 2018 il rifiuto secco residuo al di sotto dei 75kg/anno/abitante e, in totale, questi sono 574 in Italia. Tra loro vi sono anche Cinto Caomaggiore, con la raccolta differenziata al 82,6%, e Teglio Veneto con il 77,8% di raccolta differenziata. Entrambi i Comuni fanno parte di Asvo, l’azienda che gestisce i rifiuti degli 11 Comuni del Portogruarese e che è stata riconosciuta “consorzio virtuoso” con il 65,5% di raccolta differenziata, pur con il carico delle località balneari di Caorle e Bibione.
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