L’Ulss4 V.O., accogliendo la sfida della Regione Veneto per l’individuazione di soluzioni innovative e flessibili ai percorsi tradizionali che potessero rispondere ai diversi bisogni dei disabili, ha avviato il progetto “Il Cantiere” che, ad oggi, vede diversamente abili coinvolti in iniziative volte a trasmettere maggiore autonomia. “A partire dai risultati positivi ottenuti dai progetti avviati con contributi regionali e poi proseguiti sino a giugno 2019 con risorse aziendali - spiega il direttore generale Carlo Bramezza - l’Ulss4, in accordo con la Conferenza dei Sindaci, ha valutato l’opportunità di proseguire in questo percorso, riconducendo ad un’unica progettualità l’esperienza maturata in quella fase di sperimentazione, sostenendone i costi”. Nell’ambito del progetto “Il Cantiere si è così creata una nuova offerta di servizi”, coordinata e garantita nel tempo (almeno 3 anni di finanziamento) che si pone come alternativa al Centro Diurno e ed evita nel contempo alla persona disabile di rimanere a casa, coinvolgendola così in attività occupazionali, riabilitative ed educative. Questo progetto coinvolge 18 persone con disabilità medio-lieve ed ha lo scopo di aiutarle nell’acquisizione di abilità lavorative e nell’avvio di una autonomia abitativa mediante 3 linee di attuazione: nel portogruarese l’attività è garantita dalla cooperativa “Il Gabbiano – Il Pino”, nel sandonatese da “I Girasoli” e dal “Il Piccolo Rifugio”, sul litorale dall’associazione “A.P.H.E.”.
Altra novità del 2019 è l’avvio dei progetti legati alla legge 112/16 “Dopo di noi”, che hanno come obiettivo l’autonomia delle persone con grave disabilità e prive del sostegno familiare. In questo territorio l’Ulss4 4 ha avviato percorsi che complessivamente coinvolgono 15 persone in esperienze periodiche o continuative di coabitazione ed attività diurne per l’avvio all’autonomia lavorativa.