Tra i 28 giovani ai quali il presidente della Repubblica ha conferito l’attestato d’onore di “Alfiere della Repubblica” c’è anche l’11enne concordiese Mattia Piccoli che, come gli altri, si è distinto per l’impegno e le azioni coraggiose e solidali e che rappresenta il futuro e la speranza in un anno che rimarrà nella storia per i tragici eventi legati alla pandemia. Mattia, assieme alla madre Michela, si prende cura e assiste il padre Paolo afflitto a soli 48 anni da Alzheimer precoce, un impegno importante, complicato dall’emergenza sanitaria che permette loro di vedersi solo attraverso i vetri dell’rsa che ospita Paolo. Il giovane concordiese, come ha sottolineato il presidente Mattarella, è stato nominato “per l’amore e la cura con cui segue quotidianamente la malattia del padre e lo aiuta a contrastarla. Il suo impegno è quanto mai prezioso: non è frequente che un giovanissimo svolga, con tanta dedizione, il compito di caregiver, tuttavia la sua esperienza è un esempio anche per i coetanei”. A Mattia sono arrivati i complimenti anche dal governatore del Veneto Luca Zaia, dal sindaco della Città Metropolitana di Venezia Luigi Brugnaro e dall’Amministrazione comunale di Concordia Sagittaria.
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