“Il 2022 è stato un anno ancora caratterizzato nel primo semestre dalla pandemia. Nonostante questo, posso affermare che l’Ulss4, con i suoi 2.500 dipendenti, ha comunque svolto un grande lavoro su tutti i fronti”. A dirlo è il direttore generale Mauro Filippi, analizzando le attività svolte dall’azienda nel 2022. Il fronte più “caldo” risulta essere quello dei pronto soccorso ospedalieri e dei punti di primo intervento del litorale, che hanno registrato un incremento di quasi 15.000 accessi rispetto al 2021. Nei tre ospedali dell’Ulss4 gli interventi chirurgici hanno raggiunto quota 15.556, in linea con l’attività del 2021, mentre i ricoveri ospedalieri sono leggermente diminuiti (14.980 di cui 4.698 ordinari e il resto “brevi”). “Ricoveri brevi che si traducono in minore ospedalizzazione nel post-intervento, andando incontro alle esigenze dei pazienti – osserva Filippi -. Questo è possibile grazie all’implementazione di nuove tecnologie e competenze acquisite in questi anni, all’impiego di tecniche e procedure sempre più affinate”. Le prestazioni specialistiche ambulatoriali nel 2022 sono state 2.378.178 di cui circa 2 milioni sono costituite dall’attività di laboratorio. I nuovi nati, invece, sono stati 737.
Sul fronte territoriale l’impegno è stato altrettanto importante, anche nel far fronte alla generalizzata carenza di medici di base, in collaborazione con i sindaci che hanno aiutato nel gestire le situazioni più complesse. Gli anziani fragili presi in carico dalle strutture diurne e residenziali del territorio sono stati 1.840 con 1.660 inserimenti in case di riposo; le persone gestite dalla Centrale Operativa Territoriale (COT), provenienti da territorio e ospedali che necessitano di supporto nel passaggio dall’ospedale alle strutture territoriali e viceversa, sono state 4.568 di cui 1.961 seguite dal personale dell’Assistenza Domiciliare Integrata (ADI) la quale ha assicurato oltre 150.000 prestazioni direttamente a casa dell’assistito (includendo le cure palliative domiciliari). Non manca poi l’importante attività svolta dai servizi della salute mentale con oltre 2.600 utenti seguiti nelle varie strutture territoriali, a cui si aggiunge il Servizio per le Dipendenze con 1.300 utenti, servizi che hanno operato con grande professionalità nel far fronte anche a nuove forme di disagio emerse negli anni recenti; i servizi dell’area disabilità, delle strutture consultoriali e dell’età evolutiva, hanno seguito complessivamente oltre 2.000 utenti attraverso i servizi del territorio. “Ora guardiamo al 2023 - conclude Filippi - con una puntuale attenzione alla gestione dei pazienti fragili, alla revisione dei percorsi per l’accesso alle strutture di pronto soccorso in particolare dei codici bianchi, ed al progressivo incremento delle prestazioni specialistiche per far fronte alle tante richieste. Nei prossimi mesi verranno inoltre avviati investimenti sul fronte strutturale, sia in ambito ospedaliero che territoriale, arriveranno nuove apparecchiature elettromedicali e parallelamente prosegue senza sosta la ricerca di personale, indispensabile per poter erogare servizi di qualità alla popolazione”.