Ridurre del 40% entro il 2030 le emissioni di CO2. Questo è l’obiettivo che i 22 Comuni della Conferenza dei Sindaci del Veneto orientale si sono posti con la redazione del PAESC, il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima. Questo importante progetto, infatti, vuole coniugare principalmente il taglio della CO2 emessa e l’attivazione di azioni di adattamento e mitigazione ai cambiamenti climatici. “Il PAESC d'area rappresenta uno sforzo importantissimo - commenta Stefano Pellizzon, capofila del progetto nonché vicesindaco del Comune di San Stino di Livenza - che tutti i Comuni della Conferenza dei Sindaci del Veneto Orientale fanno per rispondere concretamente al tema dei cambiamenti climatici. Un piano del genere - per portata dei Comuni rappresentanti e dei valori turistici, produttivi ed ambientali - non ha eguali in Italia. L'ambizione è che queste Amministrazioni possano essere l'avanguardia di un movimento che riesca concretamente a rendere più sostenibili e più resilienti questi territori”.
Il progetto, predisposto con il supporto tecnico di VeGAL, approvato dalla Conferenza dei Sindaci il 6 maggio 2020 e all’unanimità da tutti i Comuni dell’area e cofinanziato dalla Regione Veneto nel quadro delle iniziative della LR 16/1993, si concluderà entro i primi di dicembre 2020 e sarà coordinato da una “cabina di regia” costituita dai Comuni di Fossalta di Piave, San Michele al Tagliamento e San Stino di Livenza.
Il piano, del costo totale di 62.500 euro, prevede la redazione di un PAESC congiunto tra i Comuni dell’area, mediante un inventario delle emissioni, delle azioni di mitigazione e la definizione di una strategia di adattamento comune.
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